VELOCE: da 0 a 1000 Iscritti! 9 trucchi per far crescere un nuovo canale YouTube

Andare da 0 a 1000 iscritti su YouTube sembra un’impresa epica!

Anche perché i 1000 iscritti sono quelli che ci permettono di attivare la monetizzazione e quindi di sbloccare alcune funzionalità del canale.

Sì, lo sappiamo, non è così immediato, ma se leggi questo articolo fino alla fine ti garantiamo che crescere su YouTube diventerà più semplice.

Come arrivare a 1000 iscritti su YouTube

Iniziare da 0 con un canale YouTube, oppure aver già iniziato e trovarsi con pochi iscritti e poche visualizzazioni, a volte può essere veramente frustrante.

Questo perché abbiamo la credenza che sui social, nel momento in cui fai un’azione, si ottiene immediatamente un risultato.

In realtà su YouTube non è così! 

YouTube è una maratona, piuttosto che una gara di velocità.

I grandi risultati li vedi nel medio-lungo periodo.

Il fatto è che, se non metti in campo determinate azioni, ti affidi solamente alla fortuna.

La fortuna è sicuramente un elemento che ci dà una mano su YouTube, ma non è tutto.

Quando avrai scoperto i 9 elementi che stiamo per portare alla tua attenzione, sappi che tutto diventerà più semplice.

Quello che stiamo per dirti ti aiuterà a massimizzare la tua presenza su YouTube e scalare quanto più rapidamente possibile questa strada fino ai primi 1000 iscritti.

  1. L’ottimizzazione del canale.

La configurazione del canale è importantissima, e sappi che ci sono degli elementi specifici ai quali bisogna prestare attenzione.

  • Il banner, cioè la copertina del canale.
    Deve riportare quello che è il posizionamento del canale e, in caso, anche la programmazione che si può trovare sul canale, quindi in che giorni pubblichi e quale tipologia di argomenti porti.
  • La tab informazioni, che da tantissimi è trascurata.
    Qui vanno inserite le informazioni principali e i link di collegamento per poter entrare in contatto con te.
  • Il watermark, ovvero l’iconcina che compare in basso a destra nei video.
    Cliccandola permette di arrivare a iscriversi al canale, perciò è molto importante.

Per controllare tutte le funzioni che abbiamo a disposizione basta entrare in YouTube Studio, sezione personalizzazione

  1. La ricerca.

Prima di creare un video è fondamentale.

La ricerca degli argomenti è il cosiddetto piano editoriale.

Di che cosa parlo sul canale? Cosa porto nei miei video?

Queste sono le domande da farsi, che servono per partire con la ricerca.

L’errore da non fare è quello di cercare di essere esageratamente verticali all’interno della nostra nicchia. 

Questo perché, in ogni caso, YouTube ci permette di allargare la nostra potenza di fuoco, quindi cercare di allargare il nostro pubblico, per parlare degli argomenti specifici di cui trattiamo nel nostro canale.

Come trovare gli argomenti per i video

Ti sveliamo subito dei trucchetti per riuscire a trovare gli argomenti giusti.

  • Partiamo dalla barra di ricerca di YouTube e iniziamo a digitare le parole che per noi sono le più importanti. 
    Se iniziamo a digitare, per esempio, “come fare”, ecco che la piattaforma ci darà una serie di suggerimenti relativi a titoli di video che il pubblico sta cercando.
  • Un altro trucco è quello di procedere allo stesso modo per poi inserire uno spazio, mettere un trattino basso, lasciare un altro spazio e inserire un altro termine di ricerca. In questo modo riuscirai a trovare nuovi suggerimenti.
    Per esempio: Come fare _ video
  1. Le prime 24-48 ore.

Queste prime ore dopo la pubblicazione di un video sono fondamentali!

Dobbiamo cercare di portare quanto più traffico possibile proprio in quel lasso di tempo.

Per YouTube sono fondamentali perché danno la percezione all’algoritmo di quanto il nostro contenuto possa essere interessante per il pubblico, e quanto il pubblico gradisca quel contenuto.

Quindi dobbiamo cercare di mettere in campo quante più azioni possibili, anche sfruttando gli altri social, proprio per fare in modo che il nostro pubblico, nelle prime 24-48 ore dalla pubblicazione, clicchi sul video, lo guardi fino in fondo e interagisca con esso.

  1. Le miniature.

Abbiamo lavorato tantissimo, abbiamo ingaggiato lo staff, abbiamo investito sull’attrezzatura, abbiamo elaborato uno script bellissimo, abbiamo fatto delle riprese pazzesche…

Pubblichiamo il video e non lo guarda nessuno.

Uno dei motivi principali? 

Non abbiamo curato la miniatura del video!

La miniatura è uno degli elementi principali con cui il nostro pubblico viene attratto e invogliato a cliccare sul video.

Immagina: sei su YouTube con il telefono, stai facendo swipe per cercare il video che desideri e la tua attenzione viene catturata dalle miniature che ti capita di vedere.

È così che funziona! Ecco perché bisogna lavorare tantissimo sulle miniature.

Nelle analytics dovrai vedere che il tuo CTR, quindi la percentuale di click rispetto alle impressioni, è almeno dell’8%.

Si tratta di un dato che viene calcolato in base a quante volte i tuoi video vengono presentati ai potenziali spettatori, e quante volte questi ultimi, anziché ignorarli, decidono di aprirli.

Diciamo che un CTR tra l’8 e il 12% è sintomo di un canale che sta funzionando bene, significa che ha centrato la modalità di realizzazione delle miniature.

  1. L’hook.

Possiamo chiamarlo anche gancio, in ogni caso si tratta della fase iniziale del nostro video.

Immaginiamo che uno spettatore apre il tuo video. 

In base ai primissimi secondi deciderà se quello è il video che stava effettivamente cercando oppure dovrà chiuderlo e cercarne un altro.

Quei primissimi secondi vanno sfruttati al meglio per rendere chiaro il motivo per cui deve continuare a guardare il video.

Devi dire chiaramente qual è l’oggetto del video, dichiarare perché lo spettatore deve continuare a guardarti e che cosa gli spiegherai all’interno del video.

  1. Le playlist.

Anche in questo caso si tratta di una funzionalità sottovalutata, tanti creator non la utilizzano proprio, ma sono importantissime.

Le playlist ci permettono di organizzare i nostri video e di creare un percorso per i nostri utenti.

Una cosa interessante è che, se vogliamo condividere il singolo video con qualcuno o vogliamo farlo pubblicamente, su un altro social network, anziché prendere il link diretto del video possiamo prendere il link del video all’interno della playlist.

Nel momento in cui il mio destinatario aprirà il video e inizierà a guardarlo, automaticamente si ritroverà all’interno di una playlist che contiene altri video correlati all’argomento.

Ricorda di sfruttare tutte le funzioni che YouTube ti mette a disposizione. 

Oltre a scegliere bene i titoli, riempi le descrizioni delle playlist usando le parole chiave che sono più importanti per te e per gli argomenti che stai trattando.

  1. La follower journey.

Per quest’espressione prendiamo ispirazione dalla customer journey, che va a identificare quello che è il viaggio del nostro cliente da quando non ci conosce a quando diventa un cliente che riacquista.

Per la follower journey dobbiamo immaginare quello che è il viaggio tipico del nostro pubblico nel momento in cui entra in contatto con i nostri video.

Per cui tra le cose fondamentali da curare ci sono le schermate finali, che ci permettono di aggiungere un collegamento a ulteriori video e la call to action di iscrizione al canale.

In questo modo permettiamo al nostro pubblico di trovare immediatamente un contenuto successivo correlato a quello del video che si è appena concluso. 

Quindi permette al nostro pubblico di andare avanti nell’esplorazione del nostro canale attraverso la visione di altri video.

Un altro elemento importantissimo sono le schede all’interno dei video, che ci permettono di segnalare un altro video di cui consigliamo la visione.

Un altro modo di utilizzare le schede, ma anche i link in descrizione, è il seguente.

Magari hai realizzato un contenuto prendendo ispirazione dal video di un altro canale, o ritieni che su quel canale ci sia un approfondimento specifico di un tema che tu hai toccato solo in parte, allora puoi usare le schede per citare un altro canale.

Si tratta di portare valore in più al tuo pubblico! 

Perché dovrei portare traffico a qualcun altro?

Devi ragionare in quello che è il medio-lungo termine.

Per farti amico l’algoritmo di YouTube e per portare valore al tuo pubblico, tu devi fare in modo che il tuo pubblico rimanga innanzitutto su YouTube per più tempo possibile.

Se la piattaforma ci riconosce come suoi alleati, cosa farà?

Inizierà a spingere i nostri video!

  1. La mailing list.

Ormai nel 2022 possiamo pensare non solo alla mail, ma anche al gruppo Telegram che magari abbiamo collegato alla nostra attività.

Come Telegram, sfrutta anche gli altri social. Magari infatti hai un gruppo Facebook o un profilo Instagram, per esempio.

La cosa fondamentale è informare tutto il nostro pubblico, anche fuori da YouTube, ogni volta che pubblichiamo un video.

È da fare assolutamente all’interno delle prime 24-48 ore dalla pubblicazione del video!

In questo modo la maggior parte del pubblico possibile arriverà, in maniera organica, sui nostri contenuti.

  1. Fai, sperimenta, testa, verifica i risultati, implementa e ripeti, ripeti, ripeti.

Come dicevamo prima, YouTube è una maratona

Il grande vantaggio di YouTube, rispetto a tantissimi altri social, è che un singolo video può diventare un vero e proprio asset.

Ti spieghiamo questo concetto con un esempio specifico.

Antonio Palmucci ha un canale da 3 milioni di iscritti, e alcuni suoi video di diversi anni fa continuano a macinare quotidianamente visualizzazioni, di conseguenza anche opportunità.

Con YouTube scordiamoci l’idea di fare una fiammata di pochi mesi e ottenere grandi risultati. 

L’obiettivo che dobbiamo avere chiaro è che dobbiamo lavorare per almeno 12-24 mesi per iniziare ad avere dei risultati veramente interessanti.

YouTube è un processo molto più simile all’agricoltura, rispetto che alla caccia.

Nel momento in cui noi abbiamo preparato il nostro terreno e abbiamo le basi della nostra coltivazione, tutto il resto sarà molto più semplice. Avremo un raccolto quasi garantito, costante e continuativo.

Su YouTube il sistema che funziona è questo, a differenza di molti altri sistemi secondo i quali mettiamo tanto sforzo all’inizio, per poi diminuirlo e ritrovarci praticamente senza nulla.

Ora che hai scoperto quali sono i 9 elementi fondamentali su cui devi lavorare per riuscire ad arrivare più velocemente ai 1000 iscritti, facci sapere qual è la difficoltà principale che stai riscontrando nel tuo cammino di crescita su YouTube.

In attesa del prossimo contenuto, ti lasciamo qui la guida completa e gratuita per aprire e utilizzare un canale YouTube aziendale.

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