Restate con noi fino alla fine di questo articolo perché oggi vi sveliamo quali sono i segreti che hanno portato uno YouTuber già di grande successo a raddoppiare le proprie visualizzazioni e i propri guadagni nel giro di meno di 6 mesi.
Un risultato pazzesco per un ragazzo che già era un Influencer di successo e adesso mira ad arrivare nell’olimpo della top 10 d’Italia.
Di seguito troverai l’intervista con Marcy, YouTuber che pubblica principalmente gameplay di Minecraft sul suo canale principale, che attualmente conta più di un milione di iscritti.
I segreti di uno YouTuber famoso
La carriera di Influencer te la sei cercata o è capitata per caso?
“Non me la sono cercata, mi è capitata per caso.
Sono stato uno dei primi ragazzi a fare video su YouTube nel 2010, con dei canali che facevano effetti visivi usando dei programmi gratis. Poi ho iniziato a fare dei vlog di quando andavo al mare, in Puglia.
Nel 2012 ho aperto il mio canale di Minecraft, però non sapevo che sarebbe diventato un lavoro da lì a 4 anni. È capitato tutto per caso, diciamo.
Quando ho iniziato a intravedere la possibilità che sarebbe diventato un lavoro ho spinto un po’ di più per riuscirci, però all’inizio non me l’aspettavo.”
In che momento hai capito che poteva diventare un lavoro vero?
“Penso di averlo capito forse a inizio 2016, quando visto lo stipendio di YouTube che si alzava. Ho raggiunto i miei primi 700 euro in un mese e da lì ho pensato che, continuando così, sarebbe potuto diventare un lavoro vero.
Di lì a poco mi sono informato, dopo 3 mesi che guadagnavo circa la stessa cifra.
Ho chiamato un commercialista, gli ho parlato delle cifre che facevo e lui mi ha raccontato la storia dei 5 mila annui, che io ancora non sapevo.
Mi ha detto che avremmo potuto provare, quindi abbiamo aperto una partita Iva forfettaria, che nel caso avremmo potuto chiudere.
È iniziato tutto così, aprendo la partita Iva ad agosto 2016.
Quando apri la partita Iva capisci davvero che quello che fai ha un futuro come lavoro, se riesci a impegnarti.
Vuol dire che non si scherza più, che stai facendo sul serio.”
Cosa hai fatto per festeggiare il traguardo dei 100mila iscritti?
“Non ho fatto niente di pazzo, ho fatto la mia prima live su Twitch.
Era circa l’8 giugno del 2016, quando Twitch non lo usava praticamente nessuno.
Ho fatto questa live in cui mi hanno seguito 2mila spettatori, che ai tempi era tantissimo.
Il mio speciale 100mila è consistito nello stare con i fan e raggiungere quella cifra in live.
Ho iniziato la live che ero a circa 99.500 iscritti, i 100mila li abbiamo raggiunti insieme.
Non ho mai fatto qualcosa di eclatante per gli speciali.”
Noi diciamo sempre che è importante avere un nobile ideale da comunicare, un messaggio da trasmettere.
Oltre a portare video di gameplay, vlog e tecnologia, qual è il messaggio che dai a chi ti segue?
“Spesso, nei commenti sotto ai miei contenuti, chi mi segue dice che gli piacerebbe essere come me, buono e pacato. È proprio questo che cerco di trasmettere.
Cerco di essere sempre gentile, infatti ho deciso di essere family friendly, ma non l’ho fatto perché sono seguito da un pubblico di bambini. Non è così, il mio pubblico è molto più ampio.
Ho fatto questa scelta perché sono seguito anche da bambini.
L’insegnamento che voglio dare è che si può fare intrattenimento anche rimanendo family friendly.
A volte mi è capitato, quando qualcuno mi ha insultato, di prendere questo insulto e spiegare alle persone perché è sbagliato.
Per esempio, spesso mi dicono che sono ciccione. In questi casi spiego ai fan perché è sbagliato fare un insulto del genere, e di solito lo faccio quando sono in live.
Voglio cercare di essere un esempio per i ragazzi che mi seguono.
A volte parliamo anche di tematiche importanti, come il bullismo per esempio, che non sono mai facili da trattare, soprattutto mentre sei in live e arrivano ragazzi che vogliono dare fastidio.
Tendenzialmente ho una chat molto tranquilla e che mi ascolta.
Questo è molto importante, mi piace essere ascoltato in ciò che dico e mi piace che la gente capisca che sono un ragazzo per bene.
Alla fine sono contento che passi questo messaggio, e quando leggo i commenti ho la conferma di essere riuscito nell’intento.
Voglio dare un insegnamento positivo ai ragazzi perché tante volte, nella società di adesso, vedo che ci sono dei valori differenti rispetto al passato.
Mi piace molto quando leggo il commento e i ragazzi che mi seguono dicono che li ho aiutati.
Sono altruista, mi piace molto aiutare.
Mi prendo sempre un’oretta al giorno per rispondere ai messaggi e aiutare quelle persone che magari hanno difficoltà e si rivolgono a me.”
Parliamo un po’ dei tuoi record, perché non tutti sanno che, per esempio, in live hai fatto dei numeri da paura.
“Non ricordo di preciso il picco esatto, ma su Twitch abbiamo toccato i 15 mila spettatori se non erro, per un evento su Minecraft.”
15mila spettatori in contemporanea!
“Esatto.
Quello è stato il mio più grande record in live.
Ricordo anche la prima live su Twitch che aveva fatto 2mila persone, che al tempo erano tantissime, quando ancora non avevo 100mila iscritti.
Ma la cosa che ricordo meglio è la prima volta che è stato lanciato YouTube Live, nel 2016-2017.
Sono stato uno dei primi a raggiungere i 5 mila spettatori su YouTube, con una live su Minecraft.”
In uno dei nostri incontri di coaching, abbiamo fatto una sezione dedicata agli obiettivi. Quanto è stato importante per te scrivere su carta i tuoi obiettivi principali?
“Per salire di visualizzazioni, tantissimo, perché ti poni un obiettivo e cerchi in tutti i modi di raggiungerlo. Ovviamente in modi giusti, senza ricorrere a strategie strane.
Io mi ero scritto l’obiettivo di raggiungere le 15 milioni di visualizzazioni mensili, che fino all’anno prima mi sembrava qualcosa di impossibile.
La mia media nel 2020 era di 7 milioni. Ho toccato le 9 al massimo, ma non ho mai raggiunto le 10.
Grazie a dei percorsi di consulenza in cui mi sono posto gli obiettivi la situazione è cambiata.
Queste cose vengono tante volte viste in maniera negativa, ma in realtà sono tutt’altro.
Per il mio parere servono a farti aprire gli occhi su determinati aspetti della tua vita che magari da solo non cogli.
Anche semplicemente il fatto di scrivere degli obiettivi, io non ci avevo mai pensato prima.
Metterli per iscritto mi ha aiutato a mettere il focus su quello che è realmente l’obiettivo principale, e a non avere troppe cose da fare insieme.
Io ho quattro canali YouTube più il canale Twitch.
Ho preso il primo canale e l’ho portato al top, dopo ho fatto lo stesso con Twitch. Poi ho preso il canale delle live e l’ho portato al top tramite l’assunzione di un editor che caricava le live di Twitch su YouTube.
Quindi ho 3 canali più il canale games che sta partendo adesso, ma tutti sono cresciuti uno alla volta.
Non mi sono concentrato più su tutto assieme, come facevo prima, perché fare tutto assieme senza far crescere l’anello principale non mi ha mai portato a nulla.
Rimanevo sempre statico, diciamo.”
Quindi da gennaio 2021, quando sei entrato nella nostra agenzia di management e sei partito con nuovi intenti, che risultati hai avuto?
“Ho iniziato a crescere.
Diciamo che ho cambiato il mio modo di vedere le cose sin da novembre.
Da novembre ho fatto un percorso di crescita importante, tant’è che da febbraio poi è esploso il canale.”
Nel mese di aprile 2021, preso in esame per questa intervista, a che numeri sei arrivato?
“Sono riuscito ad arrivare a 20 milioni di visualizzazioni e a 50 mila iscritti generati questo mese.
Gli altri canali sono tutti in crescita, però MarcyPalla, che è il canale delle live, sta tenendo una media a video di 70-80 mila visualizzazioni, che sono parecchie considerando che è un canale appena aperto in cui pubblico estratti live.”
Sì perché ci sono canali con milioni di iscritti che magari faticano.
“Diciamo che il canale delle live è stato più un investimento.
Ho pensato di dover incentivare il mio pubblico di YouTube a venire a vedermi in live.
Quindi abbiamo aperto questo canale e ho trovato un editor che ha iniziato a montare i video benissimo.
A questo punto Twitch ha iniziato a crescere a sua volta, perché probabilmente il pubblico di YouTube, vedendo il canale delle live, si è reso conto che gli interessavano.
Da quando ho aperto questo canale l’ecosistema sta crescendo ancora di più.”
Secondo te ha ancora senso lavorare su Twitch?
Secondo me, quando hai un canale grosso, potrebbe avere molto senso, perché sicuramente ha molto appeal sulle le aziende, però dipende.
Non tutti lo dicono, ma dipende tanto da come ti poni e dai numeri che fai.
Secondo me su YouTube puoi raggiungere numeri molto più alti.
Io faccio live su Twitch perché voglio dare anche un insegnamento ai miei fan, e con Twitch la distanza con loro si riduce diventando veramente poca. Si può parlare, interagire, quindi mi viene anche più facile farlo.
Non sono uno streamer in realtà, perché io faccio live per 1-2 ore al giorno e ho dei giorni liberi. Quindi non sono uno streamer vero che sta 6 ore al giorno in live.
Stimo molto chi fa il lavoro dello streamer, perché io personalmente non riuscirei a fare più di tot ore al giorno di streaming, non sarei in grado.”
Qual è secondo te una qualità che serve obbligatoriamente per svolgere il lavoro di Influencer?
“Parliamo dello YouTuber più che dell’Influencer, perché io non tocco tutte le aree di interesse dell’Influencer.
Per YouTube la qualità è importantissima, ma non è fondamentale.
Nel senso che attualmente è vero che, per esempio su Minecraft, c’è una richiesta elevata di contenuti sempre più fighi, diciamo.
Malgrado questo, non è detto che non si riesca a crescere con dei contenuti più tranquilli.
Secondo me serve tanta originalità.
Su YouTube, quando esce un contenuto nuovo, il canale esplode.
Poi ci vuole anche tanta fortuna, questo è un dato di fatto, ma secondo me se c’è qualità e se c’è un contenuto originale, può essere molto più facile la scalata.
Invece per quanto riguarda Twitch, secondo me è più difficile crearsi una nicchia su questa piattaforma rispetto che su YouTube.
Dico questo perché non so bene come funziona il sistema dei consigliati su Twitch, però un canale nuovo su questa piattaforma fatica un po’ di più a crescere, anche se ha contenuti originali.
Secondo me è difficile portare un contenuto top su Twitch, perché in quanto streamer devi essere te stesso.”
C’è un episodio particolare che ha cambiato la tua vita recentemente?
Un momento che è stato un punto di svolta totale, che ti ha fatto capire che era cambiato tutto?
“Sì, assolutamente.
Due cose hanno segnato una svolta.
La collaborazione con Stef e Phere, di Two Players One Console, ha cambiato il mio modo di vedere determinate cose.
Non tanto perché ho collaborato con qualcuno di grosso, ma per come mi hanno indirizzato su determinate scelte.
Penso sia ciò che mi ha portato dove sono ora.
La seconda è il percorso di consulenza su determinate cose, che mi ha veramente aiutato.
Come dicevo, secondo me si danno per scontate cose che magari non lo sono, per esempio il modo in cui ti poni con le persone.
Queste due cose mi hanno cambiato.
Novembre-dicembre 2019 e novembre-dicembre 2020 ci sono stati i due step che mi hanno fatto arrivare dove sono ora.
Penso di aver perso tantissimo tempo in passato con determinate scelte che ho fatto, però comunque sono contento di quelle scelte, mi hanno portato dove sono ora, quindi non ho rimpianti.”
Il prossimo grande obiettivo?
“Il milione.
Ho fatto un fioretto, e questa cosa non la sa praticamente nessuno.
Il mio computer c’è dal primo giorno che ho aperto il canale, è sempre lo stesso, ho solo cambiato la scheda video.
Ho deciso che, raggiunto il milione di iscritti, lo manderò in pensione, però voglio arrivare a questo traguardo con lo stesso computer.”
Potresti metterlo all’asta per beneficenza.
“No, rimane a me.
Piuttosto faccio una live di beneficenza, ma il computer è qualcosa a cui sono troppo legato.”
È un talismano.
“Sì è il mio talismano.”
Quanti sono stati gli anni di onorato servizio?
“Ce l’ho da dicembre 2012.
Questo risponde anche alla domanda riguardo al fatto che serva per forza un computer costoso per lavorare in questo campo.
Secondo me non serve.
Io sono andato avanti con il mio computer che è sempre lo stesso dal 2012, pagato 1300 euro, e in questi 8-9 anni ho semplicemente cambiato la scheda video, basta.”
Nonostante sembra che ci siano milioni di Influencer oggi, tu consiglieresti comunque a un ragazzo giovane, in qualsiasi settore, di provarci?
“Perché no?
Magari più in là potresti pentirti di non averci provato.
Tentar non nuoce, se non ci provi non puoi mai sapere come andrà.
È un lavoro difficilissimo, secondo me. Non è vero che è un lavoro facile.
È difficile soprattutto quando inizi a crescere, perché si può dire che devi gestire un’azienda con un determinato personale, con l’editor, con il grafico eccetera, c’è un grande lavoro dietro i contenuti che realizzi, anche se spesso non si percepisce.
È difficile ma non impossibile, soprattutto se magari nasci da TikTok.
Io vedo che ci sono tanti ragazzi che escono più facilmente da lì. Se si riesce a trasportare il proprio pubblico su Twitch piuttosto che su YouTube, secondo me non è impossibile, però bisogna provarci e bisogna crederci fin da subito.
Non bisogna partire imponendosi che deve essere un lavoro, ma partire un po’ per divertimento e poi magari riuscire a farlo diventare un lavoro.
Questi erano i consigli di Marcy, raccolti in un’intervista che risale a maggio 2021, quando non aveva ancora raggiunto 1 milione di iscritti.
Se vuoi approfondire l’argomento, ti invitiamo a guardare il video da cui è tratto questo articolo.
Ora che sai quali sono i suoi consigli in base alla sua esperienza su YouTube e Twitch, non ti resta che provare a tua volta a costruirti una carriera di successo come Influencer.
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